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“Casette dell’Acqua”

mani acquaL’acqua è una risorsa grazie alla quale si modificano le abitudini, si compiono gesti quotidiani, si riflette sull’ importanza della risorsa naturale, si creano nuove sensibilità.

Sensibilità che vanno in direzione del consumo critico e della salvaguardia all’ambiente. Prelevare acqua da una Casetta è un gesto che oggi si carica di attualità, rappresentata dalla lotta agli sprechi, ai giri inutili delle merci, alla riduzione degli impatti.

L’utilizzo della minerale in bottiglia, ha mostrato il lato peggiore: quello relativo all’impatto ambientale. Il 65% dell’acqua venduta è in contenitori di plastica; ogni anno finiscono tra i rifiuti 320-350 mila tonnellate di contenitori in PET. Il consorzio che si occupa del recupero degli imballaggi in plastica ne ricicla 124 mila, pari al 34%. L’impatto ambientale dell’acqua in bottiglia è ancora più elevato se si considera che l’82% viene trasportata in tutta Italia lungo l’asse autostradale.

L’acqua erogata dalle Casette proviene dall’acquedotto, è un’acqua a chilometro zero che evita l’inquinamento atmosferico, dovuto dalla produzione, al trasporto e allo smaltimento delle  bottiglie stesse.

Questa proposta vuole essere un passo per:

– sviluppare una nuova cultura dell’acqua come bene comune;

– promuovere comportamenti e stili di vita responsabili e rispettosi dell’ambiente;

– ridurre la quantità di rifiuti prodotti;

– ridurre la produzione di rifiuti plastici, il consumo di energia per la loro realizzazione e l’inquinamento determinato dal trasporto delle acque imbottigliate.

ll progetto assume anche un carattere solidale in quanto vuole essere uno strumento che permetta di passare da una politica di esclusione ad una di inclusione, affinché la collaborazione tra imprese sociali e Pubblica Amministrazione diventi “laboratorio utile” per la comunità.

Il diritto di cittadinanza della persona si intreccia strettamente con il riconoscimento  di integrazione ed accettazione del ruolo della persona ed in particolare della persona svantaggiata attraverso il coinvolgimento  all’interno delle attività sociali e occupazionali inerenti al progetto, da parte dell’attuatore,  di persone deboli e/o con disabilità e altre realtà sociali e/o dell’OO.VV. presenti nel territorio comunale.

Il progetto prevede la realizzazione  di una struttura contenente un impianto di erogazione acqua gasata e/o refrige64810Acqua_Casierrata idonea al consumo umano in base al D.M. n. 25 del 07 febbraio 2012.

L’impianto viene realizzato all’interno di una struttura in legno (Casetta) con le pareti interne coibentate e una tettoria esterna sporgente.
Viene realizzata una platea in c.a. antiscivolo senza barriere architettoniche per il posizionamento  della casetta e l’accesso dell’utenza (compresi i portatori di handicap)   ai punti di erogazione.

La sala tecnica dell’impianto viene realizzata all’interno della casetta.
L’impianto è composto da una serie di apparecchiature atte alla filtrazione e sterilizzazione dell’acqua da erogare.
Gli erogatori durante il periodo di prelievo o in pausa sono protetti da un sistema di sterilizzazione continuo a mezzo di raggi UV.

 

 

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